Radici di carta.
L’attività storico-documentale di Marisa Lova
sugli archivi di Vistrorio
E’ con molto piacere che approfondiamo le attività storico-documentali intraprese da Marisa Lova. L’autrice vistroriese si è impegnata in un importante percorso di recupero archivistico, statistico e etnografico.
Attraverso minuziose ricerche ha riportato alla luce importanti tasselli storici sulla comunità valchiusellese.
Inoltre informatizzando buona parte del materiale, l’Autrice ha gettato le basi per una banca della memoria per tutta la Collettività.
Molte volte, come Casa Bracco, ci siamo imbattuti in studiosi, amanti della tradizione e cultori della materia che nonostante un ottimo corpus d’indagine, sminuivano molto del loro lavoro rendendo molto difficile la consultazione delle fonti, insomma non mettendo a sistema quello che si era scoperto.
In questo caso invece, attraverso il sito della Parrocchia e quello dell'Amministrazione comunale, si è messo a disposizione di tutti un ottimo punto di partenza per eventuali approfondimenti statistici, culturali e sociali.
Sicuramente un lavoro improbo, stante la mole della documentazione e soprattutto la difficoltà oggettiva di interpretare e poi digitalizzare delle fonti non sempre così immediate. Ma il risultato è sorprendente.
E’ possibile tracciare in modo esaustivo una completa disamina sociale di una Comunità da fine del Cinquecento, immenso lavoro archivistico davvero bello e completo.
In più a lato di questo filone di attività, il sito è stato corredato da numerose testimonianze. Infatti è presente un estratto del volume (ahinoi) inedito La bottega dello zio di Ferruccio Regis. Grazie alla gentile concessione dell'autore è presente un passaggio sugli “Antichi riti [religiosi e parareligiosi. Ndr] di Vistrorio”, ed ancora sono riportate le coordinate per reperire il volume Chronicum Calendarium con il quale il vicario Don Giuseppe Basso, ripercorse la storia della Parrocchia di San Bartolomeo dal 1300 fino al 1945.
Molto interessante, nonché completo è il volume (editato in tre fascioli .pdf) Voci dal passato, validissima prova di ricerca. Un lavoro in cui l'Autrice ha ben ponderato la sua visione. Ma lasciamola parlare:
Ognuno di noi è unico. Il nostro modo di muoverci per il mondo non potrà mai essere identico a quello di un’altra persona perché ciascuno di noi è la somma di tutti coloro che sono vissuti prima di noi e di cui ci portiamo dentro una parte.
Noi siamo il frutto di un lungo processo nel quale si incrociano culture, tradizioni, avvenimenti più o meno importanti, scoperte, guerre, rivoluzioni, ma anche semplici abitudini e stili di vita di tempi passati.
L’ascolto delle voci che provengono dal nostro passato remoto, la comprensione di quelle vite e delle loro scelte è salutare per tutti.
Dobbiamo pertanto cercare di utilizzare tutte le strategie possibili per scoprire le nostre radici e amare il nostro passato e per amarlo dobbiamo conoscerlo.
Gran parte di esso è celato in qualche documento d’archivio e ritrovare anche solo un frammento della nostra memoria storica significa riportare in vita qualche briciola della storia di chi ci ha preceduti.
L’idea di fondo di questa ricerca è quella di dare un piccolo assaggio del tesoro che è racchiuso nell’archivio storico comunale e in quello diocesano che ci forniscono un enorme patrimonio a cui possiamo attingere.
Il percorso di ricerca e di consultazione dei documenti è affascinante, pieno di sorprese e coinvolgente perché ci permette di conoscere i nostri antenati, il loro modo di vivere e le difficoltà che hanno dovuto affrontare.
La conoscenza è sempre fonte di cultura e deve essere disponibile e gratuita per tutti. Questo concetto sta alla base della ricerca che è stata resa possibile dalla sensibilità del Sindaco e degli Amministratori Comunali di Vistrorio a cui va il mio ringraziamento.
Una prova di limpidezza essenziale, che ha scandito e ben scandirà il lavoro di Marisa Lova che valorizza in modo molto coerente l'eredità storica dei nostri antenati, infatti come afferma l'Autrice: Per me è basilare che, chi sia interessato, possa accedere con facilità alla ricerca dei suoi antenati, una spinta tangibile alla cultura del ricordo. Marisa complimenti!