#3 Recensione
L'arte della graphic novel
Ypa, Regina di Dubron
di
Elisabetta Signetto - Autrice
Debora Grazio - Illustratrice
Il concept
Cos'é una "graphic novel". Essenzialmente, è un romanzo a fumetti, una forma narrativa in cui romanzo e fumetto si fondono. Intrecci e trama si alternano attraverso una struttura grafica e una colonna testuale che generano (quando riuscite) una notevole plasticità visiva e narrativa.
Cominciamo a dire che questa plasticità, questa immersione di colore e di sintesi in "Ypa, Regina di Dubron", appare subito, quasi come viatico necessario ed obbligato per entrare nella storia.
Tuttavia questo non è il (solo) punto di forza di questo volume. Bensì sono molti di più, ma andiamo con ordine.
Il team
Entrambe canavesane, sono appassionate di fumetti e cartoon e si dividono la plancia di comando.
Elisabetta Signetto, l'autrice è nata ad Ivrea il 18 agosto del 1977. Giornalista professionista. Debora Grazio, invece è l'illustratrice. Nasce Cuorgné il 13 novembre 1978. Laureata presso il Politecnico di Torino è grafica e illustratrice.
Non nuove a imprese di successo, in passato hanno già pubblicato diverse graphic novel e racconti.
A questa fase autorale e di illustrazione, Elisabetta affianca l'attività giornalistica. Infatti è caporedattore di un settimanale locale, mentre Debora collabora da molto tempo con registri e fotografi.
La sinossi
In questa graphic novel c'è la storia di Ypa e del suo regno, chiamato Dubron in onore dell'acqua, simbolo della vita. La lotta, l’amore, la natura, il tuono, la luce, le tenebre. In un eterno dionisiaco da cui tutto nasce, si evolve, si distrugge e rinasce. Un contesto naturale può essere trasformato in un contesto urbano, più o meno vicino a Fritz Lang o a Blade Runner.
Ma quello che non cambia è l’essere umano nella sua necessaria naturalità, appunto, dionisiaca. Da risvegliare e proteggere nel crogiuolo degli archetipi senza i quali, l’essere vivente è nulla. In questo senso Ypa è la quintessenza della figura mitica che comunica un messaggio sociale universale, in quanto lei stessa, attraverso la sua catarsi eroica esprime e valorizza un credo che difende e rinforza qualità morali e valori, orientando l’uomo nelle sue scelte di vita.
I contributi
Quello che rende più organico e prezioso, oltre alla robusta narrazione e alla quinta scenica delle immagini è la parte "a corredo" del volume. Quasi come se fosse parte del gioco da tavola che abbiamo appena impegnato e vinto, le ideatrici hanno voluto inserire una sorta di approfondimento. I personaggi di Dubron vengono descritti e messi in analogia con il testo, i clan, le saghe famigliari ed anche la lingua di questo luogo mitico vengono resi chiari e intellegibili.
I contributi di studiosi di diverse discipline (da registi ad antropologi, passando da filosofi a linguisti), permettono una lettura "a posteriori" ancora più solida. Non ci troviamo davanti solo ad un semplice divertissement fantasy, ma un progetto pensato, pilotato e gestito nel più prezioso dettaglio.
Davvero un bel volume, una sorta di piece teatrale raffigurata.
Concludendo
Ypa, la protagonista, si dona alle popolazioni e alla fecondità della sua terra. Un bel richiamo (un pò wagneriano ma senza la pretesa di essere superiore a qualcuno, anzi). In qualche modo in quell'anfiteatro che diventerà il Canavese si è ricavato una parentesi spazio-temporale davvero cara alle tematiche della graphic novel.
Le autrici - illustratrici, sono riuscite a mediare e comporre un percorso artistico ardimentoso. Far convivere i salassi, il celtismo, ma anche un'Ivrea postindustriale molto dark e non un'ultima una bella storia di passione è davvero un grande traguardo, pienamente raggiunto. Complimenti!